giovedì 27 settembre 2007

Il mostro della netgeneration: le visioni di un povero neofita

immagine presa da Escher



World wide web. Lo sconfinato mondo del web. Capisco poco di questa macchinaccia. Non conosco la sua storia nè sarò capace di predire il suo futuro. Niente sentenze di morte. Niente proclamazioni di vita eterna. Solo quello che vedo.

Da un pò di tempo guardo dentro la scatola (sempre più sottile ormai, quasi una porta laser) e non vedo più nè file nè cartelle, siti o motori di ricerca. Vedo piuttosto il bulbo di un enorme patata. Filamenti e radici di una struttura complessa, infinita se la si osserva in maniera dinamica e circolare. Vedo gallerie di tubi plastici intrecciati tra loro, sagome dai contorni sfumati, metalliche ed umane insieme, del tutto simili alle creazioni del maestro H.R. GIGER (un pò meno cupe però).
Occhietti che brillano, si strizzano, come per segnalarti la loro presenza, scompaiono, tombolando nel buio da cui sono emersi un istante prima. Qualcuno è più forte e riesce a sopravvivere. Si crea un esercito, continua il duro pellegrinaggio alla ricerca della forma.

E' un mostro quello di cui parlo; non in senso negativo, si intende. E' una gigantesca costruzione fluida, sempre cangiante. Era già nell'aria, l'idea di questa creatura, ai tempi di Frankenstein o del Golem praghese; mai però si immaginava di poter raggiungere una dimensione così grande. Dico grande, eppure questa grandezza non c'è, non si tocca. Questo mostro è massa ed etere insieme, è quanto di più strano ci potessimo aspettare. E' la naturalizzazione dell'idea, anzi delle idee umane: il Dio ormai sbiadito della nostra religione ha passato il testimone alle scoperte della fisica sull'antimateria... ed eccoci quà... uno stormo di identità che si lasciano e si riprendono come nel più meraviglioso dei giochi sincronici.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Web e Filosofia: due concetti apparentemente in antitesi ma in realtà così affini - e insieme "immateriali" per rifarmi al tuo post - e quindi di diritto, propri dell'ego, dell'inconscio, dell'umanità dell'uomo.

Bevenuto nel Web caro Leonardo! :D

leonardo ha detto...

Grazie fra....molto molto impiacentito.
Ora vediamo cosa viene fuori.

Unknown ha detto...

Ehm ti presento colui che ha creato questo "Frankenstein" impalpabile definito rete... sempre che tu capisca dove l'ho messo... ;-)

Anonimo ha detto...

O stupito!!!!
E la madre? Non sarà mica nata da una..."sega", la rete?

Unknown ha detto...

La madre era semplicemente la necessità... e questo individuo per fare una cosa ne ha creata un'altra.
Rimane il fatto che la sua "creazione" era basata su un'idea a dir poco geniale, ovvero creare un sistema di comunicazione inattaccabile e soprattuto decentralizzato, una vera rivoluzione di pensiero nell'informatica di quei tempi.